Albania

Al termine della seconda guerra mondiale, l'Albania figurava come uno dei Paesi europei maggiormente in ritardo sul piano del sistema educativo. Circa il 90% della popolazione era analfabeta. Il numero delle scuole era limitato e non esisteva un sistema educativo universitario. Sebbene la Legge 1921-28 stabilisse l'obbligatorietà dell'educazione, soltanto il 25% dei bambini in età scolastica frequentava la scuola elementare. Nel 1945 è stato inserito nella costituzione il diritto dei cittadini di entrambi i sessi a un'educazione gratuita. Diverse riforme sono poi state elaborate nel corso degli anni. La riforma del 1946 - anno in cui l'Albania è stata proclamata repubblica popolare (poi, nel 1976, "repubblica popolare socialista") - ha istituito un sistema scolastico unico e obbligatorio. Le scuole sono state separate dalle chiese ed è stato decretato, per le minoranze nazionali greca e macedone, il diritto di ricevere l'istruzione nella propria lingua. La riforma del 1963 ha rafforzato la dimensione politecnica dell'educazione, mentre quella del 1969 ne ha consolidato il rapporto con il mondo del lavoro. Fra il 1945 e il 1990 è stato registrato un aumento massiccio delle iscrizioni a tutti i livelli del sistema educativo, non accompagnato però da un miglioramento della qualità dello stesso. L'eccessiva politicizzazione della scuola, il suo carattere totalitario, l'inadeguatezza dei metodi di insegnamento, il formalismo e la burocrazia erano alcune delle caratteristiche del sistema educativo socialista albanese. Nel 1982 un'altra riforma ha cercato di migliorare la qualità dell'insegnamento, ma l'unico risultato raggiunto è consistito nell'aumentarne gli aspetti burocratici. Anche la riforma del 1990, che prevedeva l'estensione della scuola dell'obbligo da otto a dieci anni, non sembra aver raggiunto i suoi scopi a causa dell'inizio della transizione politico-economica. Lo Stato democratico, emerso in seguito alle elezioni svoltesi nel Marzo 1992, ha definito una serie di nuovi obiettivi per il settore dell'educazione in Albania. Questi dovrebbero tendere a garantire un completo e libero sviluppo della personalità individuale degli studenti assicurando, a tutti i livelli del sistema educativo, un pieno e armonioso sviluppo delle loro capacità mentali e morali con lo scopo di impiegare gli studenti a vantaggio della società e del progresso materiale del Paese.

Nel contesto politico ed economico attuale, questi obiettivi sembrano però lungi dal poter essere realizzati.

La scuola pubblica

L'istruzione pubblica è gratuita; per gli studenti che vivono nei convitti è previsto inoltre un sistema di borse di studio. Tuttavia, la spesa finanziaria stabilita per l'educazione non è mai adeguata e il materiale di base è insufficiente.

Le scuole private, laiche o confessionali, sono dette "alternative" e si differenziano da quelle pubbliche per il loro carattere specialistico. Alcune di queste sono integrate nel sistema pubblico.

Insegnamento generale: corso di studi

  Durata Età prevista
Superiori 4 anni dai 14 ai 18 anni
Medie * 4 anni dai 10 ai 14 anni
Elementari * 4 anni dai 6 ai 10 anni
Materna 3 anni dai 3 ai 6 anni
* Obbligo scolastico    

Scuola dell'obbligo

La scuola dell'obbligo è costituita da un cielo di otto classi, unificato da un punto di vista amministrativo e suddiviso in due livelli: elementari (classi I-IV) e medie (classi V-VIII). Alla fine dell'ottavo anno è previsto un esame per il conseguimento della licenza dell'obbligo. La riforma del 1990 ha esteso l'educazione generale obbligatoria da otto a dieci anni, ma tale disposizione non è mai stata concretamente realizzata.

Scuola privata: percentuale iscritti

Materna n.d

Elementari n.d

Medie / superiori n.d

Fonte: Unesco, Rapport mondial sur l'éducation, 1995.

Scuola elementare

Età prevista Dai 6 ai 10 anni

Durata 4 anni

Tasso di scolarizzazione lordo 96 (M/F) 97 (F) (1)

Tasso di scolarizzazione netto: n.d

Tasso di ripetenza: n.d

Numero di allievi per insegnante: 17

Insegnanti donne: 60%

Fonte: Unesco, Rapport mondial sur l'éducation, 1995.

 

Calendario e Orari

L'anno scolastico è diviso in due semestri. Il primo ha inizio entro i primi 15 giorni di Settembre e termina il 28 Dicembre; il secondo comincia il 12 Gennaio e si conclude il 31 Maggio per le elementari, il 7 e il 14 Giugno per le medie e le superiori. Nel secondo semestre si inseriscono due periodi di vacanza: dal 29 Dicembre all'11 Gennaio e dal 30 Marzo al 5 Aprile. Vengono rispettate le feste mussulmane, ortodosse e cattoliche. Dalla prima alla quinta classe della scuola dell'obbligo le settimane di insegnamento sono 35, dalla sesta all'ottava 34. Le ore di scuola alla settimana sono 23 per la prima e la seconda classe, 25 per la terza, 27 per la quarta, 29 per la quinta, 30 per la sesta e 32 per la settima e l'ottava. I giorni di frequenza settimanale sono 6, dal Lunedì al Sabato dalle 8.00 alle 12.00. Sono previsti attività pomeridiana di tipo curriculare e tempo libero per il gioco a scuola. Vengono assegnati compiti a casa.

Programmi e organizzazione

I programmi della scuola obbligatoria sono uniformi in quanto realizzati da gruppi di esperti e approvati dal Ministero dell'educazione. I piani di insegnamento inglobano un totale di 16 discipline. Sono studiati per offrire ai ragazzi un'educazione generale e includono corsi sociali (44,6%), matematica e scienze naturali (33,8%), disegno (7,3%), educazione fisica (7,3%) e attività manuale (7%). Alle elementari tutte le materie sono insegnate da un unico maestro, a partire dalla quinta le lezioni sono impartite da più insegnanti.

La lingua d'insegnamento è l'albanese; in base alla costituzione, le minoranze nazionali hanno il diritto di studiare nella loro lingua madre. Nel corso della scuola elementare (classi I-IV), le lingue straniere non sono materia di studio, anche se nelle città è stato avviato un programma sperimentale che prevede l'introduzione dell'inglese dalla seconda elementare. L'inglese e il francese vengono introdotti in prima media ().

La riforma dell'educazione del 1990 ha prodotto radicali cambiamenti nel programma della scuola generale e obbligatoria. Il tema dell'educazione sociale è stato introdotto al posto dell'educazione morale e politica. L'allenamento militare e il lavoro fisico, così come lo studio del marxismoleninismo, sono stati abbandonati e sostituiti da altre discipline sociali, come ad esempio educazione civica. Tutte le tematiche sociali, umanistiche, economiche, giuridiche o artistiche sono state depoliticizzate e rese ideologicamente "neutrali". Il programma di matematica e scienze naturali è stato modificato seguendo il percorso dei Paesi più avanzati. Nell'ordinamento scolastico sono previsti i rapporti scuola famiglia che si svolgono attraverso riunioni settimanali fra genitori e insegnanti. Sono previste gite scolastiche.

Valutazione

La valutazione degli studenti è effettuata trimestralmente e individualmente. Nel primo anno delle elementari viene dato un voto in decimi complessivo, in quelli seguenti un giudizio per ogni materia. La promozione da un anno all'altro si realizza in modo automatico, in base ai progressi annuali degli studenti ed è prevista la ripetenza. E necessario superare un esame alla fine della quarta elementare per accedere alla prima media. Alla fine delle medie, è previsto un esame - scritto e orale - di lingua e matematica. Ai ragazzi che lo superano è rilasciato un certificato, detto degli "otto anni", che consente l'accesso al pubblico impiego ().

Glossario

Shkolle fíllore: scuola elementare.

Shkolle e mesme: scuola media.

Shkolle e detyrueshme: scuola dell'obbligo.

Deftese lirimi: certificato degli otto anni, ottenuto alla fine della scuola dell'obbligo.

Fonti

Washington Post Link, 1996.The International Encyclopedia of Education, Albania: system of education, Pergamon, 1995.

Institut de Recherche Pedagogique,Rapport national, Le développement de l'enseignement dans la République Populaire Socialiste d'Albanie, 1988-1990, Tirana.